Le discussioni tra il governo e le opposizioni sul salario minimo sono discussioni spicciole, da bar.
Il salario minimo non è la soluzione allo sfruttamento dei lavoratori, cosi come non lo è nemmeno la contrattazione sindacale, visto che i sindacati sono vuoti di programmi e non hanno forza (non vogliono averne diremmo noi) per porre le proprie pretese di fronte ai governi o di fronte a datori di lavoro sempre piu multilingue e con ragioni sociali di base oltre confine.
La soluzione passa per una riforma costituzionale.
Solo dopo aver modificato l’art. 46 e 49 della Costituzione e, quindi, superata finalmente l’antitesi capitale-lavoro con la rappresentanza paritaria del lavoro e del capitale nella formazione delle leggi, si potrà dare vera attuazione anche alla socializzazione delle imprese e al rispetto, doveroso, del lavoro e del lavoratore.