La nostra economia per il decennio 2023-2033

Il sistema economico capitalistico, abbandonato a se stesso, non è in grado di assicurare la piena occupazione delle forze lavoro, creando forti disuguaglianze

Infatti lo ha ben dimostrato il liberismo che nasce nel XVIII è teorizzato da Adam Smith (Scozzese); liberismo che si fonda su tre principi fondamentali:

Libera iniziativa privata, Equilibrio del mercato, Esclusione dello Stato.

Nell’era moderna questo modello è stato cavalcato brutalmente dal Reaganismo e dal Tacherismo che hanno abbracciato in pieno questi principi. In più hanno basato la loro azione di governo su: la deregolamentazione, la privatizzazione delle industrie nazionali chiave, il mantenimento di un mercato del lavoro flessibile, emarginando i sindacati e centralizzando il potere dalle autorità locali al governo centrale.

L’attuazione di questi principi è diventata poi il credo di molti governi occidentali compresi i nostri governi dell’ultimo ventennio, ed ha portato forti tensioni sociali facendo pagare alle classi più deboli e medie un alto prezzo in termini di occupazione, potere di acquisto, perdita di servizi essenziali (innanzitutto il Sistema sanitario nazionale) riduzione dello Stato sociale assistenza sociale ecc. ecc.

Di fianco al liberismo è stato spinto il cosiddetto mondialismo attraverso la globalizzazione favorendo sempre più pochi a discapito del resto del mondo. Oggi circa l’1% della popolazione mondiale detiene più del 50% della ricchezza mondiale, e si arriva al 90% di detenzione di ricchezza tra ricchi e super ricchi che fanno nel totale dell’11% della popolazione mondiale. Inoltre ci sono enormi società d’investimento che controllano l’economia tipo BlackRock che è attualmente la più importante società di investimento del mondo con un patrimonio superiore ai 6 trilioni di dollari. Per aver un’idea si tratta di un valore superiore alla somma del PIL di Spagna e Francia. Oppure tre volte il debito pubblico italiano. Per cui “due più due fa quattro” meno dell’08% della popolazione mondiale controlla l’economia globale. Se pensiamo che nel corso dell’ultimo decennio, BlackRock, la creatura di Larry Fink è più volte intervenuta in aiuto di diversi Stati europei per studiare i portafogli delle banche pressate dalla crisi economica e proporre delle vie di uscita. Strada che molto spesso ha visto BlackRock stessa intervenire nel capitale degli istituti di credito appena analizzati. Nel 2016 è stata assunta come consulente per sostenere gli stress test dalla BCE.

Il liberismo e ultraliberismo con tutti i movimenti politici che ne sponsorizzano la condotta politica è in antitesi con gli indirizzi economici che intende adottare il nostro Movimento politico” Altri per Andare Oltre”. Siamo un movimento “civico nazionale” orientato ad una economia mista (detta anche capitalismo misto) che è un sistema economico che comprende aspetti e caratteristiche di più sistemi economici, combinando ad esempio elementi capitalistici con concetti legati a una maggiore presenza e influenza statale in ambito economico attraverso la politica economica. In questo quadro i compiti dello Stato diventano più numerosi ed esso assume un ruolo guida nell’economia.

Intendiamo e vogliamo che sia la politica a dettare le

La nostra idea per il prossimo decennio è quella per la quale lo Stato deve adottare adeguati strumenti di politica economica a sostegno della produzione e dell’occupazione, impiegando in maniera opportuna la spesa pubblica. Alla dottrina del disimpegno deve subentrare quella dell’intervento e lo Stato deve acquisire una fisionomia particolare, secondo le diverse realtà economico-sociali del Paese, dove il settore economico non è più solo privato, ma presenta la convivenza tra le attività economiche svolte dai privati e quelle svolte dallo Stato:

  • i mezzi di produzione sono per lo più di proprietà privata (per lo più micro, piccole e medie imprese), ma devono esistere anche imprese pubbliche;
  • le imprese hanno la gestione della produzione, che però è deve essere controbilanciata dalle forze sociali e dagli interventi statali;
  • lo Stato deve assicurare determinati servizi (difesa, giustizia, sanità, istruzione, trasporti, assistenza pubblica, sostegno alle famiglie);
  • lo Stato, per mezzo di organi particolari efficaci ed efficienti, deve svolgere un intervento regolatore della vita economica per evitare le crisi economiche, la disoccupazione, e garantire la dignità dell’uomo;
  • le scelte economiche fondamentali delle imprese e delle famiglie sono libere;
  • i prezzi devono essere definiti dal mercato a seconda della domanda e dell’offerta, ma lo Stato deve intervenire per modificare i prezzi di certi beni e non farli rialzare (energia elettrica, gas, beni di prima necessità ecc.) per renderli più accessibili alle classi medio basse;
  • La gestione delle imprese è caratterizzata dal rispetto di norme stabilite dallo Stato a tutela dei lavoratori e della loro sicurezza, della sicurezza degli impianti, a tutela dell’ambiente e dell’efficientemente energetico.

Noi vogliamo rimettere al centro dell’universo l’uomo e coniugarlo con il capitale ed il lavoro.

Le politiche economiche che Altri per andare Oltre vuole porre in essere sono indirizzate a sostenere le micro, piccole e medie imprese che rappresentano il tessuto fondante e le fondamenta dell’economia del nostro paese e sono quelle che garantiscono l’occupazione e creano valore aggiunto all’economia interna.

Politiche quali l’abbassamento del costo del lavoro e della pressione fiscale, con conseguente riduzione del cuneo fiscale, che possano liberare risorse per gli investimenti indirizzati all’innovazione sia in termini tecnologici e sia in termini di gestione aziendale; al tempo stesso creare sistemi di controllo che verifichino che le risorse liberate siano poi effettivamente reinvestite per creare quanto detto prima: innanzitutto occupazione e di pari passo anche l’innovazione tecnologica.

E’ possibile pagare meno imposte e tasse ma pagarle tutti. E’ chiaro che per realizzare questo primo punto sia necessario, parallelamente, riformare la giustizia al fine di avere processi rapidi e pene certe per chi contravviene alla regole; riformare la Pubblica Amministrazione per renderla veramente efficiente ed efficace ed essere la Persona Giuridica per eccellenza, e performare una burocrazia rapida.  

Forti agevolazioni alle imprese giovanili in termini di imposte e tasse societarie, agevolazioni sul costo del lavoro pe runa durata di 6 anni. Linee di credito bancario a tassi bassissimi, max 0.80% garantite dallo stato.

Imposta IRES per le società (piccole e medie imprese) 20% – 33% (grandi imprese) con obbligo di sia di reinvestire in formazione professionale ed innovazione sia di ridistribuire ai lavoratori una % degli utili, anche qui massimo controllo sui bilanci,

Politica fiscale che vada a vantaggio di tutti i cittadini, cosicché questi possano avere più potere di acquisto e risorse finanziarie. Esempi:

  • dare la Possibilità ai proprietari di prime case di poter scaricare tra il 30/35% delle spese di manutenzione sostenute ed avere dimezzata l’IVA sui lavori eseguiti, anche qua come sopra sistema di controllo efficace e pene severissime per chi contravviene alle norme o truffa lo Stato.
  •   IRPEF Impostata su 5-6 scaglioni:
  • fino a 20.000,00 tassazione  a 8 % ;
  • da 20.0001 a 45.000,00 tassazione del 20% ;
  • da 45.001,00 a 120.000.00  tassazione a 28%;
  • da 120.001 a 220.000 -35% ;
  • da 220.001 tassazione al 43%.
  • Aumento Imposte sui redditi derivati da investimenti finanziari specialmente sull’azionario e derivati.
  • Politica di rimodulazione IVA con azzeramento iva sui servizi turistici (vera ricchezza italiana) sui prodotti alimentari, sui prodotti per bambini fino a 3 anni e sul made in italy.

Politica degli investimenti pubblici a vantaggio dell’economia e della sostenibilità su infrastrutture strategiche quali: energia e valutare la possibilità di adottare il nucleare avanzato; investimenti sulle energie rinnovabili (eolico, solare, biomasse, ri-gassificatori), viabilità ferroviaria, marittima, stradale autostradale, investimenti in infrastruttura agricola, creazione di un’industria del turismo, infrastrutture di mobilità delle città.

Sostenere la produzione dei prodotti Creati in Italia e destinati all’esportazioni

Politica Monetaria

  • portare sul tavolo di Bruxelles la proposta di creare un’EURO con potere di acquisto uguale In tutt’EUROPA. Questo chiaramente va di pari passi con la nostra visone di EUROPA NAZIONE.
  • Trovare un equilibrio sul costo del denaro (interessi) al fine di mantenere stabile l’inflazione non erodendo così il potere di acquisto dei cittadini/consumatori
  • Favorire il rafforzamento dell’euro a livello globale nel quadro di un’EUROPA NAZIONE. Questo va di pari passo con la politica internazionale che si vorrà percorrere. Noi siamo, come già detto, per una EUROPA NAZIONE dei popoli che faccia un’alleanza strategica, geopolitica e geoeconomica con la Russia.

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