L’Italia era (o meglio sarebbe dovuta essere) una Repubblica Fondata sul lavoro; L’attuale sistema economico di stampo capitalista e neoliberista ne ha stravolto la natura.

Lo stesso sistema che oggi si permette di “festeggiare” e ricordare il lavoro e i lavoratori.

Ma in che mondo vive questa gente? In che mondo vivono le nostre istituzioni che ricordano la data odierna come segnata da un “normale promemoria da agenda tascabile”, tanto per loro domani sarà un altro giorno.

Ma non per Noi.

Noi, ALTRI X andare oltre, preferiamo distaccarci da questo sistema marcio e corrotto.

Pensiamo che non è primo maggio se non si parla di responsabilità sociale dell’impresa (che sia essa pubblica o privata);

Non è primo maggio se le istituzioni non parlano di trasparenza dell’imprenditoria soprattutto riguardo ai suoi obiettivi di responsabilità sociale e alla provenienza delle risorse finanziarie;

Non è primo maggio se i lavoratori non trovano l’assicurazione che l’attività economica non arrechi «danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana» e non si svolga in «contrasto con l’utilità sociale»;

Non è primo maggio se si vuole far credere che il mercato possa regolarsi da solo; abbiamo ben visto che il risultato sono disoccupazione, licenziamenti, chiusura delle imprese che non ce la fanno così come abbiamo assistito al fenomeno di imprese che per sopravvivere trovano l’unica risorsa nella riduzione del costo del lavoro. Questi ha portato alla chiusura degli stabilimenti in Italia e all’apertura di nuovi stabilimenti in altre nazioni.

Non è primo maggio se per lavorare un lavoratore è costretto a munirsi di codice RQ, previo ricatto alla vaccinazione obbligatoria;

Non è primo maggio se non c’è lo Stato a tutelare e a valorizzare le imprese italiane nei mercati. Imprese che dovrebbero essere gestite sia dai lavoratori che da coloro che hanno investito soldi perché credono nel progetto.

Non è primo maggio se si favorisce l’ingresso di mano d’opera a basso costo lucrando sulle disgrazie altrui.

Non è primo maggio se non si pensa a rimodulare la legge sul reddito di cittadinanza che tutto favorisce tranne che l’occupazione.

NON È PRIMO MAGGIO SE NON SI PENSA CHE NON SONO IL CAPITALE E I SOLDI CHE CREANO IL LAVORO, MA È IL LAVORO DELLE PERSONE CHE CREANO SOLDI E CAPITALE

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