Il nostro presidente del consiglio dei ministri Draghi ormai non ne può più di prendere schiaffi.

Dopo la mancata elezione alla presidenza della repubblica dello scorso gennaio sembrava ormai finito politicamente ed invece è venuta in suo aiuto la guerra in Ucraina, ora che la questione pandemia sembra essere accantonata (nonostante le mascherine obbligatorie fino al 15 giugno tenute li giusto per fare una cortesia ai produttori di mascherine di stato con sede in Lussemburgo).

Il nostro cavaliere errante sempre più distaccato dalla vita reale del Paese, si è espresso due giorni fa di fronte ad un parlamento europeo praticamente vuoto con frasi e contenuti anch’essi vuoti. Draghi è forse l’ultimo sostenitore di una Unione Europea ormai morta politicamente e disgregata la cui vita e “unione” è tessuta soltanto da apparati finanziari. Nemmeno Macron sembra essere cosi “europeista”; anzi Macron sembra essere un po’ più intelligente nell’usare l’unione europea per legittimare le proprie ambizioni.
Due giorni fa abbiamo sentito quindi Draghi promotore di una Unione europea che mai come in occasione del conflitto in Ucraina si è dimostrata divisa; direi forse giustamente divisa.

Se è vero che la crisi in Ucraina è stata fortemente alimentata dagli apparati anglosassoni per “ricompattare” una unione europea sempre di più partecipe di quelli che loro chiamano populismi e nazionalismi, ma che altro non sono che espressione diretta e democratica del malcontento popolare, la reazione che i vari governi adottano di fronte a scelte intraprese, o in divenire ne sono la conferma.
Ma quale pantomima adesso ci viene a recitare Mario Draghi?
Chiede che l’Europa possa farsi carico dell’Ucraina? Quali sono le pretese del Super Mario? Che i popoli europei, specialmente i più poveri, debbano pagare le spese di una guerra che la stesa Europa sta continuando a far proseguire?

Non chiederlo in nostro nome.

Draghi sostiene che l’Italia è schierata al fianco di Kiev consapevole che proteggere l’Ucraina significa proteggere noi stessi. E no, non è proprio così.

La guerra in Europa l’avete portata voi tecnocrati filo atlantisti che avete aizzato il fuoco ucraino. Voi Che avete taciuto dei soprusi che in quella regione si hanno ormai dal 2014. Voi che non avete denunciato i ripetuti oltraggi agli accordi di Minsk compiuti da parte del governo ucraino e di Zelensky. Voi “europeisti convinti” che non avete avuto un euro per aiutare la Grecia durante la crisi economica da voi indotta ed adesso tirate fuori miliardi di euro, non vostri, per armare Zelensky.

Propone, il nostro presidente del consiglio, riforme dei trattati per andare oltre le istituzioni che poco possono fare in quanto inadeguate alla realtà quotidiana; una unione europea alla quale proponi federalismo pragmatico e che debba assumere decisioni a maggioranza qualificata, per andare oltre la maggioranza assoluta, abituato come sei a ottenere maggioranze senza passare nemmeno per le urne.
E’ inutile quindi chiedere e promuovere una Europa Federale.

Cosi come è tardi ormai per le manovre da palazzo alle quali vuoi sottoporre il nostro Paese. Vuoi accontentare 200 euro di bonus una tantum, per il caro carburanti e ritratti il bonus 110 per cento. Vuoi pagare la gente con una marchetta da 200 euro consapevole che sarà molto più alto il prezzo che dovremmo pagare con l’inflazione e la disoccupazione a due cifre che avremo della prossima estate.
A chi vuoi prendere in giro. Forse puoi farlo con Salvini, con la Meloni, col Pd e con tutti coloro che in parlamento assecondano i tuoi diktat.

Ma non con noi.

Non abbiamo più tempo per rattoppi europei. Serve una Nuova Europa. Quella Europa che tu e i tuoi padroni anglosassoni volete distruggere e che vi fa Paura. Una Europa che non è l’unione europea; cosi come vogliamo una Italia che non sia una Italia che campi alla giornata, senza speranza e senza futuro.

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